Curiosissimi e muniti di frasi fatte, intervengono su tutto. Possono agire con le migliori intenzioni,ma fanno danni perché riducono la libertà d'azione altrui.Ci sono persone che si sentono in diritto di invadere letteralmente la vita di altri. Dicono di farlo per il loro bene, e in parte è forse vero. Ma l'eccesso di consigli e di iniziative non richieste, la troppa sollecitudine,l'estrema curiosità e attenzione morbosa per i fatti altrui tradiscono sempre qualcosa che non va e ,soprattutto ottengono effetti opposti e disastrosi.
Se anche tu sei vittima del classico impiccione che eccede nel dare consigli, ecco qui di seguito dei validi suggerimenti. Se invece ti senti più vicino a questo diffuso "personaggio", i consigli che daremo qui di seguito ti aiuteranno a meditarci su.
L'identikit dei curiosi patologici
Riconoscere un vero impiccione è semplice:ecco alcune sue caratteristiche ricorrenti.
- Se non segui un suo consiglio,ci rimane male e tende a offendersi per questo motivo.
- E' una persona estremamente curiosa e desiderosa di conoscere ogni aspetto della vita degli altri. In genere fa spesso tante domande, risultando insensibile e inopportuno: "Allora raccontami,cosa è successo? Perché? ecc.."
- Se non gli fai confidenze ti critica e se non ti fai aiutare si sente inutile.
- E' una persona che per indole è portata ad aiutare,ma che per nevrosi lo fa in modo obbligato,quasi fosse l'unica maniera per relazionarsi.
I soggetti più intrusivi
Madri e suoceri le maggiori indiziate. Ma attenzione anche ai colleghi di lavoro. Con la scusa di aiutarti, cercano in realtà di dare un senso alla loro vita. Ecco gli intrusi più fastidiosi.
- Madre.
- Suocera.
- Amici e colleghi di lavoro.
- Insegnanti.
- Maestri e guide spirituali.
Le sue frasi "tortura"
L'impiccione ha in genere una collezione di frasi fatte che sfodera tutte le volte che impartisce consigli agli altri.
Ecco quelle classiche.
- "Ti consiglio di.."
- "Penso che tu debba.."
- "Perché non fai cosi?".
- "Io al tuo posto...".
- "E' meglio come dico io".
- "Come al solito non mi ascolti".
L'identikit della vittima
Chi cade più spesso nella rete degli impiccioni? Chi si lascia andare a confessioni sulla sua vita privata, che poi gli si ritorcono contro? Ecco il profilo di chi subisce.
- E' una persona educata e accomodante.
- Dice troppe cose di sé.
- Fa fatica a dire no.
- Ha un'idea incostante di se stessa.
- Soffre di sensi di colpa.
I rischi nel tempo
Il pericolo principale che corre la vittima dell'invadente è di sentirsi sempre un'incapace bisognosa di ricevere i consigli altrui. Questa situazione,a un certo punto, può sfociare in un litigio che interrompe la dipendenza da una parte e l'eccessiva intrusione dall'altra. Ecco quali rischi si corrono.
- Fastidio,irritazione e ribellione.
- Senso di inadeguatezza e incertezza.
- Ansia (anche da prestazione).
- Azioni maldestre.
- Mancanza di privacy e autonomia.
- Figuracce con gli altri.
Perché "mette il naso" nella vita altrui
Il bisogno di entrare nella vita altrui,calpestando privacy e confini,è tipico di alcune personalità. C'è qualcosa di troppo nell'attenzione dell'impiccione per la vita altrui, e questo "di più" è di solito dovuto ad alcuni suoi limiti. Vediamoli.
Vita vuota- Ha una vita personale scarsissima,senza interessi o passioni,e "risolve" il vuoto occupandosi di una vita altrui come fosse la sua, con la presunzione di sapere sempre qualcosa più di te.
Bassa autostima- Anche se dà consigli a iosa, ha bisogno di sentirsi importante,di vedere riconosciuto il suo valore, e di sentirsi "buono e generoso".
Paradossalmente tutti i suoi consigli fanno sentire l'altro un incapace.
Troppo cuore,poco metodo-Pensa,poiché ci mette il cuore,di poter dire e fare tutto, senza filtri. Ma non è sufficiente e anzi spesso è controproducente: bisogna calibrarsi sulla sensibilità dell'altro.
Bisogno d'amore e di attenzione- Crede che per essere amati si debba essere utili e così, aiutando, crea un "credito affettivo" ("Con tutto quello che ho fatto per te,ora mi tratti in questo modo!").
Dipendenza emotiva-Inconsciamente spera di tenere legata a sé una persona cara, rendendola dipendente dal suo aiuto. Un "doppio legame" che risulta patologico.
Vita vuota- Ha una vita personale scarsissima,senza interessi o passioni,e "risolve" il vuoto occupandosi di una vita altrui come fosse la sua, con la presunzione di sapere sempre qualcosa più di te.
Bassa autostima- Anche se dà consigli a iosa, ha bisogno di sentirsi importante,di vedere riconosciuto il suo valore, e di sentirsi "buono e generoso".
Paradossalmente tutti i suoi consigli fanno sentire l'altro un incapace.
Troppo cuore,poco metodo-Pensa,poiché ci mette il cuore,di poter dire e fare tutto, senza filtri. Ma non è sufficiente e anzi spesso è controproducente: bisogna calibrarsi sulla sensibilità dell'altro.
Bisogno d'amore e di attenzione- Crede che per essere amati si debba essere utili e così, aiutando, crea un "credito affettivo" ("Con tutto quello che ho fatto per te,ora mi tratti in questo modo!").
Dipendenza emotiva-Inconsciamente spera di tenere legata a sé una persona cara, rendendola dipendente dal suo aiuto. Un "doppio legame" che risulta patologico.
I consigli:come difendersi dalle "invasioni"
Chi invade la tua privacy e vuole indicarti "la giusta via", (quella che lui nella sua vita non è riuscito a percorrere), continuerà a farlo se non metti dei limiti. Fagli capire che gli errori sono tappe di crescita, ma devono essere i tuoi,non i suoi. Altrimenti tu perderai autonomia e accumulerai rabbia verso di lui. Ecco qualche consiglio.
Racconta poco o niente di te-Non raccontare agli altri tutto di te, evita di mettere in piazza elementi della tua vita privata, problemi, ma anche punti deboli e pensieri negativi. Poniti in ascolto o parla di cose superficiali o comunque meno intime. All'inizio non è facile, perché la ricerca dell'intimità scappa fuori in automatico,ma dopo un po' ci riuscirai e scoprirai che essa non è né indispensabile né opportuna con tutti. Ogni cosa che dici per l'impiccione diventa "cibo" per le sue proiezioni mentali.
Fissa dei paletti-Se l'impiccione è riuscito a "invaderti" è perché glielo hai permesso. Rifletti su questa tua disponibilità che spesso non è solo buona educazione o rispetto,ma incapacità di affermare le tue scelte.
Un po' più di determinazione non guasta- Ascolta quello che ti dice a patto però di agire in autonomia facendo ciò che vuoi e che senti. Così, anche sbagliando, avrai sempre in mano il timone della tua vita.
Scambiatevi i ruoli-Se affronti l'impiccione a muso duro litigherete,mentre giocando con ironia lui potrà accettare la tua richiesta di privacy.
Tratto da: Come riconoscere chi ti manipola di Pietro Fornari.
Racconta poco o niente di te-Non raccontare agli altri tutto di te, evita di mettere in piazza elementi della tua vita privata, problemi, ma anche punti deboli e pensieri negativi. Poniti in ascolto o parla di cose superficiali o comunque meno intime. All'inizio non è facile, perché la ricerca dell'intimità scappa fuori in automatico,ma dopo un po' ci riuscirai e scoprirai che essa non è né indispensabile né opportuna con tutti. Ogni cosa che dici per l'impiccione diventa "cibo" per le sue proiezioni mentali.
Fissa dei paletti-Se l'impiccione è riuscito a "invaderti" è perché glielo hai permesso. Rifletti su questa tua disponibilità che spesso non è solo buona educazione o rispetto,ma incapacità di affermare le tue scelte.
Un po' più di determinazione non guasta- Ascolta quello che ti dice a patto però di agire in autonomia facendo ciò che vuoi e che senti. Così, anche sbagliando, avrai sempre in mano il timone della tua vita.
Scambiatevi i ruoli-Se affronti l'impiccione a muso duro litigherete,mentre giocando con ironia lui potrà accettare la tua richiesta di privacy.
Tratto da: Come riconoscere chi ti manipola di Pietro Fornari.
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