E' possibile avere una relazione sana con un partner narcisista?











Se sei il partner  di un narcisista, probabilmente ti senti un satellite affettivo. Nelle relazioni affettive il suo ego funziona come un sole, si colloca al centro, ti acceca e se ti avvicini troppo ti disintegra. Le persone narcisiste si considerano speciali e uniche, grandiose e penetrate di un tocco quasi divino, mentre percepiscono gli altri come esseri inferiori, vassalli o semplici discepoli.

Ma la domanda alla quale vogliamo rispondere in questo articolo è se sia possibile avere comunque una relazione sana con un o una narcisista.
Per farlo siamo ricorsi all'aiuto di Walter Riso, noto psicologo,che nel suo "Amori altamente pericolosi" ci svela le strategie di sopravvivenza che dovrebbe adottare chi è in relazione con un partner narcisista.





E' possibile avere una relazione sana con un narcisista?

Aprirsi alla realtà dell'altro e sforzarsi di comprenderlo è fondamentale per costruire un legame affettivo sano. Non può esserci amore se predomina l'egoismo, e non può darsi una comunicazione schietta dove c'è egocentrismo. Accettando la pretesa grandiosità del tuo partner finirai per svilire poco a poco il tuo essere,e la tua autostima resterà appesa a un filo. Che alternativa c'è?
Che il soggetto narcisista decida di trasformare radicalmente la sua esistenza e di essere più umile e generoso. Una rivoluzione interiore che non tutti sono disposti a mettere in atto e che pochissimi riescono a realizzare.

Strategie di sopravvivenza affettiva

Nel rapporto con lo stile narcisistico-egocentrico la maggior parte delle persone ricorre a due strategie fondamentali: adorare il partner al di sopra di ogni cosa, o farlo scendere dal piedistallo e renderlo umano.
Tutte e due comportano conseguenze difficili da gestire.


Riconoscere la "supremazia" del narcisista e venerarlo.

Per seguire questa strategia bisogna fare di necessità virtù e mettere da parte il proprio orgoglio.
Si tratta di conformarsi in modo radicale al narcisismo del partner affinché tutto assuma una tonalità rosea. Ciò implica accettare naturalmente la sua supremazia e autoconvincersi di essere fortunati ad avere un compagno al di sopra della norma. Chi sceglie questa opzione ha un atteggiamento sottomesso ed estremamente accondiscendente.
I comportamenti più rappresentativi di questa condotta sono:
  • Adattarsi a una posizione subordinata,per non offuscare la grandiosità del partner.
  • Mostrare ammirazione costante (elogi,complimenti,lusinghe e "rinforzi")
  • Accettare le poche manifestazioni di amore,sempre che ce ne siano, perché " è il suo modo di essere" e bisogna rispettarlo.
  • Mantenere un profilo basso per non entrare in competizione con il partner.
  • Sopportare e godere dei successi del narcisista, dimenticandosi di se stessi.
  • Fare eventualmente notare mancanze o sbagli con estrema delicatezza e diplomazia; è proibito essere schietti, perché tali soggetti sono molto suscettibili.
  • Contribuire alla sua buona immagine con tutti gli strumenti possibili.
  • Lasciarsi di tanto in tanto prevaricare per evitare discussioni.
  • Sviluppare una "resistenza all'indifferenza". Ci si fa il callo con gli anni, con molta fatica e sforzi.
Che ne pensi? Sei disposto a seguire la linea morbida? possiedi il dono della pazienza e la mitezza necessaria? Alcuni individui sono orgogliosi di potersi mettere al servizio dell'ego del partner e di rinforzarlo fino a scoppiare.

Mettere il narcisista al suo posto e farlo scendere dal piedistallo

Questa strategia cerca di equilibrare il rapporto e di renderlo più democratico, il che comporta una crisi assicurata,dal momento che il soggetto narcisista non accetterà a nessuna condizione di perdere o dividere il potere. Questa opzione può avere come conseguenza la rottura,giacché vengono messi in questione i punti più vulnerabili del narcisista, il cuore stesso del suo ego: "Non sei così speciale come credi". Nonostante le buone intenzioni, bisogna essere realistici: ci vogliono parecchie tonnellate di pressione per abbassare l'intensità egolatra del narcisista, quindi non si tratta solo di volontà e di perseveranza,ma della disponibilità di quest'ultimo a cambiare.
Ecco alcuni dei comportamenti che definiscono tale strategia:

  • Evitare l'ammirazione e le lusinghe che hanno il solo fine di nutrire l'ego dell'altro. Basta con la devozione ossequiosa,per quanto il partner la pretenda.
  • Non contribuire per obbligo alla sua buona immagine. Vestirsi,comportarsi e regolarsi come si ritiene conveniente. E' secondario che serva o meno ad alimentare la megalomania dell'altro.
  • Non soffocare le critiche o le divergenze, se sono giuste e fondate (senza tuttavia punire l'altro o vendicarsi).
  • Cercare di essere realisti: saranno pochi o nulli i comportamenti altruistici della persona narcisista,cosicché è meglio evitare rimostranze di alcun genere e meno ancora suppliche.
  • In generale,è meglio dire quel che si pensa ed esprimere i sentimenti con onestà.
  • Il modo migliore per neutralizzare un carattere prevaricante è scoprire le intenzioni di chi vuole piegarci ai suoi fini: "Cosa cerca di ottenere lui o lei con questo?" Ogni volta che scopriamo e sveliamo la vera finalità del narcisista, il comportamento manipolatorio perde efficacia. Una volta capite le sue motivazioni e intenzioni, tutto si riduce a non farsi coinvolgere nel gioco.
Opposizione ferma e diretta. Sei in grado di adottare la linea dura,o le tue paure e insicurezze ti trattengono?Desideri davvero mettere il narcisista al suo posto o vuoi ancora condividere con lui la sua celebrità? Alcune persone non sono capaci di mettere in pratica queste tecniche di confronto perché hanno sviluppato una dipendenza dal partner e temono una sua reazione negativa, soprattutto se li lega un rapporto di dominanza-sottomissione di antica data. Ribellarsi alle figure simboliche di autorità  e/o ammirazione non è facile perché l'abitudine alla sottomissione si installa nell'hard-disk e fa perdere lucidità. Si racconta di un cagnolino che continuava a importunare un cucciolo di leone: lo mordeva, gli si gettava addosso,lo seguiva,insomma gli rendeva la vita difficile. La cosa curiosa è che quando il leone crebbe e divenne un animale enorme che intimoriva tutti con la sua chioma imponente e i suoi ruggiti fragorosi, continuava ad aver paura di quell'insignificante cagnolino. Se soltanto lo vedeva da lontano,orinava dallo spavento. Alcuni condizionamenti sono altrettanto assurdi e irrazionali. Forse sei un leone o una leonessa che non si rende conto che gli anni sono passati e che non c'è più motivo di temere chi una volta ti dominava.




Fino a che punto negoziare?

Amare e non essere amati,dare e non  ricevere niente in cambio,venire manipolati e sentirsi degli oggetti: sono cose inaccettabili, se non vogliamo essere vittime di un amore malato. Qualsiasi cosa infici la nostra integrità fisica o psicologica dovrebbe restare fuori da una relazione. E se l'amore è tanto? Ebbene,non si tratta di quantità,ma di qualità. Non importa quanto si è amati,ma coma. Un sentimento non reciproco è ingiusto, per quanto l'altro non possa vivere senza di te e di te abbia bisogno come dell'acqua.




Tratto da Amori altamente pericolosi di Walter Riso






                                                                                     

Commenti