Amare non è mai una colpa


 
E' proprio vero! Perdonare se stessi, rimane una delle imprese più difficili che un essere umano possa compiere. Da alcune vostre storie, raccontatemi in privato,il sentimento, che più di altri, emerge è il senso di colpa. Quando una relazione finisce,o non va come vorremmo, i motivi per sentirci colpevoli possono diventare infiniti e anche quando proprio non ce ne sono, la mente è capace di inventare percorsi tortuosi e improbabili pur di trovare uno straccio di responsabilità da addossare a noi stessi. La realtà viene totalmente distorta, osservata attraverso le spesse lenti del senso di colpa,e la coscienza completamente addormentata dal bisogno frenetico e malato di attribuirci una qualche mancanza. Nonostante i sacrifici,le rinunce e i passi  verso l'altro,nonostante si sia fatto tutto quanto umanamente possibile per sanare la relazione, rimane un mistero,come quando questa finisca, ci si senta comunque colpevoli per non essere riusciti a salvarla.
Ci sentiamo colpevoli per tutto. Per non essere abbastanza belli,ricchi,alti,magri,sexy e così fino all'infinito.
Questo delirio di responsabilità, normalmente assale quando la relazione è ormai agli sgoccioli o è appena finita.
 Con il passare del tempo,man mano che il dolore si attenua,però, ricominciamo a vedere un'immagine più sana di noi. Iniziano a realizzare che forse non siamo quegli esseri mostruosi e immeritevoli d'amore che hanno fatto fuggire l'altro e che in fondo,il partner,ad andarsene ci ha solo rimesso. Questo è un buon segno. Il percorso di guarigione sta iniziando.
Ma se le distorsioni riguardo noi stessi cominciano a sparire,il senso di colpa è duro a morire. Se ora la vergogna non è più diretta verso qualche nostro ipotetico difetto,a farci sentire in colpa è la rabbia per aver permesso ad un altro essere umano di trattarci così tanto male. Sul banco degli imputati, a questo punto, mettiamo l'amore che abbiamo donato all'ex e tutti gli anni spesi nel rapporto. Se poi a pagare le spese delle nostre esperienze di coppia,sono stati anche i figli,i genitori o qualche caro amico, il peso del rimorso diventa quasi insopportabile. Più si recupera il proprio valore e più cresce la rabbia per averlo donato alla persona sbagliata. "Come ho potuto essere così ingenua?Come ho potuto essere tanto stupido?" Questi e molti altri,gli interrogativi che ossessionano chi sta facendo i conti con una coscienza che inizia lentamente a risvegliarsi.
Se tutti questi passaggi sono normali per ritrovare il proprio centro,dopo aver vissuto una relazione tossica o che comunque è finita male, ricordiamo che il senso di colpa, se non elaborato e trattenuto, ci impedisce di curare le ferite e andare avanti.
Se vogliamo superare il rimorso e il disgusto che proviamo verso l'ex,verso la relazione o addirittura verso noi stessi, c'è una sola verità alla quale dovremmo aggrapparci, e cioè che amare non è mai una colpa.




Anche se in passato,in nome del sentimento che provavamo, abbiamo commesso azioni discutibili e delle quali non andiamo fieri, teniamo a mente che imparare a governare le emozioni e a gestire il proprio mondo interiore, richiede tempo ed esperienza.
E' attraverso situazioni e relazioni fallimentari che impariamo a riconoscere i nostri limiti e ciò che possiamo o non possiamo accettare in un rapporto.
Quindi l'unica cosa per la quale dovremmo sentirci in colpa, è il fatto stesso di sentirci in colpa.



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