Quelli che tornano per poi scappare


"Spietati come quelli li che tornano per poi scappare"
Enrico Nigiotti "Nel silenzio di mille parole"


Mi sono spesso domandata che cosa passi nella testa e anche nel cuore di quelli che tornano per poi sparire. Per carità non è che spenda le giornate a cercare di capire che cosa pensano queste persone, però dai vostri racconti emerge che comportamenti simili sono più frequenti di quanto si immagini  e destinati a creare non pochi disagi in chi li subisce. Motivo, questo, che mi ha spinta ad approfondire l'argomento. Così ho letto e riletto alcune vostre testimonianze. Mi sono confrontata con amiche e amici che sono stati vittime per molto tempo di amori "stand by", come li chiamo io, e insieme abbiamo riflettuto su cosa spinga alcuni uomini e donne a un simile comportamento. Qualcuno, psicoterapeuti compresi, parla di immaturità e paura dell'impegno o dell'incapacità di costruire una relazione stabile, altri ancora ne attribuiscono la colpa all'egoismo smisurato, infine i più ingenui non cercano una spiegazione, ma restano in attesa, convinti che la prossima volta sarà quella giusta, per cambiare il finale e vivere finalmente un amore completo. Ho vagliato tutte queste ipotesi senza scartarne alcuna, perché in ognuna di esse c'è un fondo di verità, sicuramente parliamo di persone immature, prive della dose minima di coraggio che serve nella vita per rispettare gli altri, almeno quel tanto da rinunciare ad un comportamento che porta dolore a qualcun altro. Per vivere così si deve per forza essere profondamente egoisti e capricciosi, in quanto le persone non sono oggetti da prendere e lasciare quando e come si ha voglia.
Quindi per diversi giorni ho riflettuto su tutte queste qualità con lo scopo di tracciare un profilo tipo di chi agisce in modo così meschino, per poter aiutare i miei followers a riconoscere tali soggetti prima di innamorarsene e restare invischiati in relazioni così frustranti. La risposta me l'ha data una canzone. Già! Mentre ero in macchina, imbottigliata nel traffico, ho ricevuto l'illuminazione. Dalla radio su alcune note musicali è arrivata una frase che ha chiarito ogni dubbio: "spietati come quelli li che tornano per poi scappare". Tratte dal testo di una canzone di un artista emergente, queste parole descrivono perfettamente chi sono quelli che tornano per poi scappare: persone spietate.
E' dura da ammettere, lo so, come sempre quando ci si rende conto di amare qualcuno che non è come vorremmo, ma se ci riflettiamo un momento non potremmo negare che è così. Per tornare ad illudere qualcuno che sappiamo essere innamorato, per accendere di nuovo in lui o in lei la speranza di tornare insieme, magari giusto il tempo di approfittare di qualsiasi cosa questa persona abbia da offrirci, sesso, soldi, compagnia, la vigliaccheria non basta, ci vuole cattiveria.
Nella vita può capitare a chiunque di far soffrire qualcuno, a volte involontariamente, altre anche consapevolmente non avendo possibilità diverse, ma per martoriare a fasi cicliche cuori spezzati, che poco per volta cercano di ricomporsi, per tornare magari un giorno ad amare, oltre ad assenza di coscienza, bisogna essere veramente crudeli, altrimenti il senso di colpa ci impedirebbe di agire così.
Vivere una relazione che si trascina nel tempo (se di relazioni possiamo parlare, in quanto queste situazioni più che un su rapporto vero e proprio, sono fondate su incontri sporadici o brevissimi periodi di affiatamento, che accendono l'illusione di poter costruire veramente qualcosa con la persona in questione, illusione che puntualmente si spegne come una candela al vento, in quanto l'altro sparirà non appena avrà ottenuto quello che vuole), è molto pericoloso, perché distrugge la sfera emotiva e destruttura quella logica. Infatti davanti ad un comportamento del genere si rimane frastornati ed ogni volta ci si rialza sempre più a fatica, con la sensazione di aver perduto ancora una volta. Si resta allora immobili e pieni di dubbi ad aspettare la prossima apparizione del partner per poterli chiarire. Peccato che le risposte non arriveranno mai e l'unica cosa che troveremo alla fine dell'attesa sarà l'ennesima delusione.
Da questo ottovolante emotivo, però, si può scendere. Non dimentichiamo che noi esseri umani possiamo scegliere. Le relazioni meritano tutte una seconda, una terza a volte anche una quarta possibilità, ma se nulla cambia e le uniche costanti sono l'attesa e il dolore, allora forse è arrivato veramente il momento di prendere il coraggio a quattro mani e chiudere definitivamente la porta.






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